Elly Schlein e la chiamata alle armi della vecchia guardia- Corriere.it

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di Maria Teresa Meli

La segretaria del Pd li ha voluti tutti alla «sua» kermesse a Roma

Li ha voluti tutti (o quasi, perché Matteo Ren
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non è stato ovviamente mai interpellato) e ha ottenuto che venissero. Ha voluto Romano Prodi, che avrebbe preferito sottrarsi ai riflettori e ai giornalisti ma che alla fine, davanti all’insistenza di Elly Schlein, non solo ha partecipato all’iniziativa del Pd sull’Europa, ma le ha anche dato la sua «benedizione» come futura federatrice del centrosinistra. Ha voluto Paolo Gentiloni, che pure con la segretaria del Partito democratico non ha un gran feeling. Le ha detto senza mezzi termini che la battaglia dem sul mercato tutelato dell’energia aveva poco senso. E comunque Gentiloni viene visto dal Nazareno come il possibile «post-Schlein». Tant’è vero che diversi esponenti della minoranza dem, che non si fidano di Schlein, lo dipingono come il possibile «salvatore-federatore» del centrosinistra.

Enrico Letta, il segretario che le ha offerto la chance di prendere la guida del Pd, e che da allora non aveva mai più parlato in un’iniziativa di partito. E ha voluto Rosy Bindi, perché una donna tra tanti uomini ci voleva, e lei comunque ha quell’appeal nel mondo pacifista e molto di sinistra che il Pd ha un po’ perso. Senza contare il fatto che Bindi è stata una delle poche (forse l’unica) che nel Partito democratico, esattamente come Elly Schlein, si è fatta strada senza seguire la via della altre…


Author: Maria Teresa Meli
Data : 2023-12-16 21:10:23
Dominio: www.corriere.it
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